Il caso delle ODV e delle APS in Lombardia
Nell’ambito dell’adeguamento al Codice del Terzo Settore, D.lgs. 117/2017 ai sensi dell’art. 101, comma 2, le Organizzazioni di Volontariato –ODV- e le Associazioni di Promozione Sociale –APS- hanno proceduto o stanno procedendo ad apportare le modifiche ai propri statuti e sottoporle ad approvazione alle rispettive aggregazioni sociali.
A conclusione del processo di validazione dell’adeguamento gli enti si rivolgono agli uffici locali lombardi dell’Agenzia delle Entrate per dare conseguenza al cambio della denominazione nei rispettivi certificati di attribuzione del codice fiscale che, ai sensi dell’art. 32 comma 3 per le ODV e ai sensi dell’art. 35 comma 5, prevedono che: La denominazione sociale deve contenere l'indicazione di associazione di promozione sociale o organizzazione di volontariato o l'acronimo APS o ODV.
Attraverso le nostre reti di servizio e di rappresentanza stiamo constatando comportamenti difformi circa la possibilità di dare conseguenza a quanto determinato dalla norma.
La Direzione Regionale della Lombardia dell’Agenzia delle entrate ha dato indicazioni alle agenzie locali lombarde di rifiutare le richieste di modifica delle denominazioni che comprendano l’inserimento di acronimi come ODV o APS sulla base dell’analogia con quanto già determinato per le ONLUS tramite la circolare 14 del 2003. Il comportamento comunque non è uniforme: per esempio abbiamo avuto modo invece di constatare l’accettazione di modifiche della denominazione in cui si preveda per esteso l’espressione “Organizzazione di Volontariato” o “Associazione di Promozione Sociale”.
Tali difformità di comportamenti non si limitano allo specifico caso della “denominazione” ma si estendono anche all’applicazione delle agevolazioni concernenti le imposte di bollo (art. 82, comma 5) e l’imposta di registro (art. 82, comma 3).
Il percorso di transizione che tutti ci auguriamo porti presto alla completa applicazione della riforma è particolarmente impegnativo sia per la moltitudine di enti coinvolti sia per le numerose specifiche complessità dell’azione di riforma. I Forum del Terzo settore e i Centri di Servizio per il Volontariato della Lombardia si trovano sostanzialmente da soli nell’affrontare una domanda di informazioni e sostegno via via crescente.
Anche nel momento in cui organizziamo un sistema di risposte coinvolgendo le principali reti associative della Lombardia facciamo fatica a intercettare e rispondere alla domanda che viene dalla amplissima platea di formazioni sociali della nostra regione (l’ISTAT nella sua ultima rilevazione ne conta oltre 50.000). Fatica che chiediamo sia effettivamente riconosciuta e sostenuta attraverso atteggiamenti collaborativi della Pubblica Amministrazione e in particolare dalle Autorità direttamente coinvolte.
Per dare massimo supporto agli enti in questa delicata fase di attuazione della riforma riteniamo necessario definire insieme alle Pubbliche Istituzioni un quadro di procedure e obiettivi che metta nelle condizioni tutti i soggetti coinvolti di svolgere con la massima efficienza il proprio ruolo.
Per il Forum Terzo Settore – Lombardia
la Portavoce (Valeria Negrini)
Per CSVnet Lombardia
il Presidente (Attilio Rossato)
Milano, martedì tredici di agosto duemila diciannove
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