Da “Leggo” di sabato 10 Gennaio 2015
{jb_next}IL TEMPO È UN BENE DI LUSSO PER GLI ITALIANI:
{/jb_next}"PER DUE ORE IN PIÙ RINUNCEREBBERO A AUTO E SMARTPHONE"
ROMA
Per avere due ore in più al giorno, il 37% degli italiani rinuncerebbe a una bella automobile, a un gioiello o a uno smartphone di ultima generazione.
Con quelle due ore in più, gli italiani si rilasserebbero in casa (29%), si dedicherebbero a hobby e famiglia (26%), ma anche allo sport (19%), al sonno (12%) e perfino a lavorare di più (5%).
È quanto emerge dall'indagine “Italiani fuori tempo”, realizzata da GfK Eurisko per il lancio della campagna di informazione “Ritorniamo al futuro - Più tempo contro il linfoma”, promossa dall'Associazione Nazionale Banche del Tempo con il supporto di Roche.
Le prime quattro tappe si terranno in Campania, Emilia Romagna, Lazio e Puglia: scopo, far riflettere sul valore del tempo e sul linfoma non-Hodgkin, la forma più diffusa di linfoma, che colpisce ogni anno 386mila persone nel mondo (più di 12mila italiani).
Inoltre, su Instagram, gli italiani sono invitati a rappresentare con una fotografia il valore del tempo e che cosa significano “2 ore in più” condividendo il proprio scatto attraverso l'hashtag #ritorniamoalfuturo.
Sei italiani su 10 ritengono di non aver abbastanza tempo e un terzo dichiara addirittura di non averne mai per sé, con la percentuale che sale al 43% nella fascia tra i 35 e i 44 anni.
Le mamme che lavorano sono la categoria che avrebbe più bisogno di tempo, seguite da chi convive con una malattia grave (37%) e dagli anziani (10%).
Il tempo è però percepito come un “valore” ancor più prezioso da chi ha un'esperienza diretta di linfoma: il 41% ritiene che 2 ore in più in una giornata valgano più di qualsiasi bene materiale e il 47% pensa che gli ammalati gravi meritino di avere più tempo.
Il 36% vorrebbe più tempo da dedicare al volontariato.
Invece oggi il lavoro (che in media occupa 4,5 ore in una giornata feriale), la televisione (3 ore) e la gestione della casa ((2,5 ore) sono gli ambiti in cui i connazionali spendono di più il loro tempo.
Riceviamo e pubblichiamo la notizia di questo articolo uscito il 10 Gennaio 2015 su “leggo”.{/jb_greenbox}